Dottorato in Scienze Marine: Tecnologie e Gestione

Coordinatore del Corso di Dottorato: Prof. Paolo Galli, paolo.galli@unimib.it

Descrizione del progetto formativo

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Logo del Il Dottorato in Scienze Marine, Tecnologie e Gestione

Il Dottorato in Scienze Marine, Tecnologie e Gestione (Marine Sciences, Technology and Management), Acronimo MTM, è un dottorato consorziato offerto dalla Università di Milano-Bicocca e la Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia. Il dottorato intende identificare e attrarre gli studenti più promettenti per formare una comunità dinamica e diversificata e trasformarli in studiosi visionari, ricercatori innovativi e leader creativi nel campo delle scienze marine. I due Enti di Ricerca intendono mettere in condivisione le proprie competenze sui principi degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs) delle Nazioni Unite (SDG14, SDG16, SDG13, SDG12, SDG9, SDG8 E SDG7). Il dottorato è in linea con il programma Starfish 2030 Horizon Europe dell’Unione europea e coordinata dall'Italia e con alcune delle tematiche marine trattate dal nascente Centro Nazionale Biodiversità: Nodo 1 e 2. Il dottorato intende promuovere gli obiettivi del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) in modo particolare quelli contenuti nelle Missioni 1, 2 e 4.

Gli studenti avranno la possibilità di utilizzare laboratori di ultima generazione presenti sia presso il Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e della Terra sia presso l'Istituto Italiano di Tecnologie. Verrà inoltre messa a disposizione l’infrastruttura MaRHE Center (Marine Research and High Education Center), centro di ricerca per l’alta formazione situato alle Maldive, nato dall’accordo tra l’Università di Milano-Bicocca e le Maldive. La complementarità dei laboratori di IIT e Bicocca permetterà inoltre di ampliare notevolmente la crescita formativa degli studenti, dandogli la possibilità di acquisire un bagaglio culturale non raggiungibile se non nella forma consorziata prevista per il dottorato. Gli iscritti al dottorato avranno l’opportunità di frequentare, a seconda del loro progetto formativo, istituti di ricerca internazionali, tra cui, in via non esaustiva: University of Leeds, The University of Liverpool, Mediterranean Institute for Advanced Studies, Universidad de Valencia, The Maldives National University, King Abdullah University of Science and Technology (KAUST), University of Helsinki, University of South Pacific, Bar-Ilan University, University of Edinburgh, University of York, University of Hawaiʻi at Mānoa, Harvard University, Cambridge University, University of Dubai. Per ogni studente è prevista la supervisione di due professori o ricercatori dell'Università di Milano-Bicocca o dell'Istituto Italiano di Tecnologia, nonché un periodo di formazione di almeno 6 (sei) mesi presso un istituto estero. Il percorso formativo prevede almeno due pubblicazioni su riviste internazionali con impact factor (ISI) e una tesi scritta in lingua inglese.

I temi principali del dottorato sono: biodiversità marina; ecologia e biologia marina; ecologia del paesaggio marino; processi oceanici e cambiamento globale; diritto internazionale del mare; uso sostenibile delle risorse marine; soluzione pacifica delle controversie marittime; gestione integrata della fascia costiera; tecnologia oceanica; diritto polare; cicli biogeochimici marini; dinamica e ripristino degli ecosistemi costieri; modellistica computazionale; geografia politica, culturale e sociale del mare; ocean literacy e ocean citizenship; turismo costiero e marittimo; vulnerabilità e conflitti ambientali; energie rinnovabili marine; fisica oceanica; nuovi materiali; oceanografia chimica; oceanografica determinanti psicologico-sociali degli atteggiamenti e comportamenti a favore dell’ambiente, della biodiversità e conservazione degli ecosistemi, del benessere animale, opportunità economiche derivanti dal mondo marino.

Una volta completato il percorso formativo, i dottorati potranno accedere al mondo del lavoro come dirigenti dei numerosi settori offerti dalla blue economy, tra cui quelli legati ai temi della sostenibilità in ambito marino, alla riduzione dell'impatto dell'economia sugli oceani e sulle coste, sull'economia circolare, ridurre l'inquinamento e aumentano la resilienza ai cambiamenti climatici e ridurre l'impronta ecologica. È previsto che ogni dottorando svolga durante il percorso dottorale almeno 100 ore di didattica e un totale di almeno 8 CFU, di cui almeno 2 CFU di didattica interdisciplinare erogata dalla Scuola di Dottorato di Ateneo e almeno 4 CFU di didattica specifica erogata dal Corso di Dottorato. 

Obiettivi del corso

Il Dottorato in Scienze Marine, Tecnologie e Gestione intende formare professionisti e ricercatori altamente qualificati per assumere ruoli di leadership nel campo dell'innovazione pionieristica e dirompente nel campo delle scienze marine, sia in Italia sia all’estero. La formazione dei dottorandi si fonderà preminentemente, anche se non esclusivamente, su un percorso di crescita nel mondo della ricerca basato sull'acquisizione di competenze di scienze marine anche mediante l'utilizzo di tecnologie innovative e all'acquisizione di strumenti gestionali economici, giuridici e sociali e di teamworking. Tale percorso di crescita si estende per tutta la durata del dottorato e consisterà nello sviluppo di un progetto sperimentale sotto la direzione di due docenti supervisori. Il dottorato intende inoltre fornire all'industria figure professionali aventi strumenti in grado di migliorare la loro competitività su scala nazionale e internazionale.

Dall'inizio degli anni 2000, la comunità scientifica ha rinnovato il suo interesse per gli oceani concentrandosi anche sul loro valore educativo: in questa prospettiva il percorso formativo ha come obiettivo contribuire al dibattito contemporaneo sull’ocean literacy ovvero su una più profonda comprensione dell’influenza dell'oceano sugli esseri umani e gli esseri umani sull'oceano. Le elevate competenze in ambito scientifico consentiranno inoltre ai dottorati di inserirsi nel mondo della ricerca e dell'accademia con funzioni di ricercatore e di entrare a far parte della gestione e coordinamento di aree marine protette (MPAs) e altre effettive misure di conservazione su base spaziale (OECMs).

Principali tematiche del dottorato:

  • biodiversità marina;
  • ecologia e biologia marina;
  • ecologia del paesaggio marino;
  • processi oceanici e cambiamento globale;
  • diritto internazionale del mare;
  • uso sostenibile delle risorse marine;
  • soluzione pacifica delle controversie marittime;
  • gestione integrata della fascia costiera;
  • tecnologia oceanica; diritto polare;
  • cicli biogeochimici marini;
  • dinamica e ripristino degli ecosistemi costieri;
  • modellistica computazionale;
  • geografia politica,
  • culturale e sociale del mare;
  • ocean literacy e ocean citizenship;
  • turismo costiero e marittimo;
  • vulnerabilità e conflitti ambientali;
  • energie rinnovabili marine;
  • fisica oceanica;
  • oceanografia chimica;
  • nuovi materiali;
  • Blue Economy 

Sbocchi occupazionali e professionali previsti

I dottori di ricerca e i dottorandi ammessi al corso di dottorato in Scienze Marine, Tecnologie e Gestione hanno solide prospettive professionali, in Italia e all'estero, nelle quali possa essere utilizzata la competenza acquisita durante il dottorato; tra gli sbocchi occupazionali più frequenti vi sono la ricerca universitaria, in Italia e all'estero (nell’ambito delle scienze marine si osserva un divario di genere significativamente ridotto rispetto alla scienza in generale), la ricerca in enti di ricerca pubblici o privati e l'alta dirigenza sia nel pubblico che nel privato.

Per quanto riguarda il settore lavorativo del privato la versatilità acquisita, anche grazie alla proiezione in ambito internazionale e alla possibilità di svolgere parte della loro attività di ricerca in collaborazione con realtà industriali, consente una diversità di sbocchi occupazionali, a livello nazionale e internazionale, in tutti quei settori in cui sono richieste competenze in ambito marino come quelle offerte dalla Blue Economy la quale comprende tutti i settori connessi agli oceani, ai mari e alle coste, si tratta di un segmento ampio e in rapida evoluzione dell’economia, che nell'ultimo decennio ha adottato misure significative per modernizzarsi e diversificarsi. Accanto ai settori tradizionali, sono in evoluzione e in crescita settori innovativi quali il ripristino delle aree danneggiate da attività antropiche, le energie rinnovabili oceaniche, la bioeconomia blu, le biotecnologie, l’ecoturismo sostenibile, la certificazione ambientale, la gestione delle aree marine protette, l’educazione alle STEM, che offrono nuove prospettive e creano posti di lavoro, dal ripristino di ecosistemi deteriorati dall’impatto antropico, alla gestione delle risorse naturali marini e alla conoscenza di normative giuridiche fondamentali per la crescita aziendale, alla salvaguardia degli ecosistemi marini, la riduzione dell’inquinamento e aumenta della resilienza ai cambiamenti climatici, riduzione dell’impronta ecologica, tali competenze potranno essere inoltre impiegate nelle opportunità date dalla politica della Comunità Europea che intende rafforzare la protezione dell'ambiente marino, incrementando al 30 % la protezione della superficie marina rispetto all'11 % attuale entro il 2030 e realizzare l'ambizione dell'UE di conseguire la neutralità climatica. Secondo l’Unione Europea il “mare” fornisce 4,5 milioni di posti di lavoro diretti. Se l'economia blu globale fosse paragonata a un'economia nazionale, sarebbe la settima più grande al mondo e l'oceano, quale entità economica, farebbe parte del G7. Tale economia opera nell'ecosistema più vasto del pianeta: gli oceani contengono il 97 % di tutta l'acqua mondiale e l'80 % di tutte le forme di vita.

Si sottolinea inoltre che molti membri del Collegio e tutor coinvolti nel percorso formativo collaborano con aziende nazionali e internazionali, e con realtà presenti sul territorio, su temi di ricerca d'interesse del dottorato. Questo aspetto rafforza lo sviluppo del corso e produce un duplice effetto positivo: induce talvolta le aziende a finanziare borse di dottorato; avvicina i dottorandi alle realtà industriali, favorendone gli sbocchi occupazionali e professionali.